La quarta serata di INDIA GATE 2011. Subrata Mitra: un re dietro le quinte.
Sabato 26 febbraio presso il salone della SOMSI di Cividale del Friuli (Udine).
19.30 conferenza della dott.ssa Giovanna Milanesi dal titolo La luce e il senso, la valenza semantica nella fotografia di Subrata Mitra;
20.00: buffet indiano;
20.30: proiezione del film Jalsaghar (La stanza della musica, 1958); regia e sceneggiatura: Satyajit Ray; soggetto: Tarashankar Banerji (dal suo romanzo); produzione: Satyajit Ray Productions; fotografia: Subrata Mitra; scenografia: Bansi Chandragupta; montaggio: Dulal Datta; musica: Vilayat Khan (con Begam Akhtar, Bismillah Khan Salamat Ali Khan, Roshan Kumari e Vahid Khan); interpreti: Chhabi Biswas, Padmadevi, Pinaki Sengupta, Gangapada Basu, Tulsi Lahiri, Kali Sarkar; Bengali; bianco&nero; durata: 100’; lingua originale con sott. in italiano a cura di Performing India.
Bisvambhar Roy, ultimo discendente di una grande famiglia di zamindar,* ha ereditato più debiti che capitali, ma non ha mai rinunciato a condurre un tenore di vita sfarzoso, sperperando anche quello che rimaneva. Per la cerimonia del “filo sacro”** per Khoka, l’unico figlio, impegna anche alcuni gioiellidi di famiglia. La moglie, molto preoccupata per la situazione economica, parte con Khoka per una visita ai genitori. Durante la loro assenza, Mahim Ganguli, figlio di un usuraio e divenuto un ricco uomo d’affari, viene a invitarlo alla festa d’inaugurazione della sua nuova casa, ma Bisvambhar rifiuta, con la scusa di una celebrazione al palazzo per la stessa data. E la organizza sul serio, impegnando gli ultimi gioielli. Ma quello stesso giorno la moglie e il figlio muoiono annegati durante una tempesta, mentre stanno tornando, come Bisvambar aveva ordinato. Qualche anno dopo, non gli rimane che un cavallo, un elefante, una grande casa ormai svuotata e in rovina e due servitori. Ancora una volta Mahim Ganguli torna a invitarlo, per l’inaugurazione della “sala della musica”. Questo è troppo per il decaduto zamindar, che fa riaprire la sua immensa sala da musica, chiusa da quattro anni. Dà fondo a tutto quello che gli resta, invita gli artisti più raffinati e i notabili dei dintorni. Il mattino dopo, mentre vede le candele dei lampadari spegnersi a una a una, monta su Tifone, il suo cavallo e si lancia al goloppo verso la fine.
* proprietario terriero.
** cerimonia della “seconda nascita” o upanayana, durante la quale verso la pubertà i maschi delle tre caste superiori – brahman, kshatriya e vaishya – ricevono il “filo sacro” (yagñopavita) e diventano ufficialmente membri della casta e della società.