
Bindeshwar Pathak è il fondatore della Sulabh International Social Service Organization, una delle più grandi ONG indiane, ed è stato un pioniere nella campagna di diffusione di servizi igienico-sanitari a basso costo. Nel 1969 a Patna, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Gandhi, una commissione speciale coinvolse Pathak in un progetto di miglioramento delle condizioni sanitarie in India. Sebbene la commissione non riuscì a portare a termine l’operazione, dopo aver rassegnato le sue dimissioni, Pathak ottenne da solo i primi buoni risultati progettando un gabinetto con sciacquone che funzionava senza essere collegato alla rete idrica. Questo fu l’inizio della Sulabh International, nel 1970.
Ciò che vi è di interessante in questa organizzazione, è che i servizi igienico-sanitari sono considerati parte del dharma, della regola morale e comportamentale teorizzata in seno alla tradizione spirituale e giuridica indiana. «Dharma significa “credo”», afferma Pathak. «La sanità è la nostra religione e lo sviluppo della società è pensata secondo il karman e la spiritualità. Credo che qualunque cosa stiamo facendo in questa nascita sarà ripagata nella prossima vita. Ciò che noi tutti stiamo vivendo adesso dipende dalla vita passata». Il miglior insegnamento, secondo lui, è di creare sensibilità in una persona. Sulla scia di tale considerazione, uno dei punti cardine del pensiero di Pathak (che egli applica alla Sulabh International), è ritenere che sia «un equivoco pensare che business ed etica non possono stare insieme». A suo avviso, infatti, un atteggiamento etico sta alla base di un’azienda sana: «se si decide di non utilizzare mezzi scorretti, un’azienda potrà svilupparsi ed affrontare qualsiasi avversità, ma se è fondata su disonestà e sfiducia, nessuna azienda può sopravvivere a lungo».
Un esempio intelligente di accordo tra etica e business è la fondazione, a Nuova Delhi, del Museo internazionale della Toilet, pensato allo scopo di divulgare la storia dello sviluppo dei servizi igienico-sanitari e, con ciò stesso, promuovere la diffusione di wc in quei Paesi – come l’India, appunto! – in cui le condizioni igieniche sono ancora fortemente arretrate. Mediante un intervento culturale si mira ad un miglioramento sociale che ovviamente avrà delle ricadute economiche positive.
Altrettanto intelligente è stata l’idea di ottenere biogas da escrementi umani. Nonostante i molti pareri contari, Pathak ha costituito il primo impianto di biogas a Patna nel 1982, dopo sei anni di ricerche. Oggi, più di 60 impianti sono operativi in Bihar, Uttar Pradesh, Gujarat e in altri stati dell’India. «La mancanza di servizi sanitari e di igiene», afferma Pathak, «è un pericolo per la salute nazionale, e dovrebbe essere affrontato con sicura decisione. Il tema dei servizi igienici è molto più importante di qualsiasi altra sfida sociale».